Agnolotti del Plin.. "pizzicotti" di bontà ! Step by Step

Gli agnolotti sono il primo piatto tipico della cucina Piemontese: in versione classica quadrati o quelli langaroli del plin.

 
Belli e gustosi gli agnolotti del plin vantano origini antiche e sono originari della zona di Alba ma ormai diffusi in tutto il Piemonte dove proprio dal dialetto Piemontese ne deriva il nome Plin che significa pizzicotto, facendo riferimento al tipico pizzicotto che serve a chiudere gli agnolotti e che ricorda le pieghe della carta che avvolge le caramelle.


Si differenziano dai normali agnolotti perché non presentano tutti e quattro i lati con la tipica zigrinatura della rotella tagliapasta, ma che almeno uno dei lati dev’essere privo di tagli e pizzicato a mano.

 Il termine plin si riferisce dunque alla lavorazione, mentre il ripieno, che in origine si componeva con gli scarti e gli avanzi dei giorni di festa, può essere vario: da quello classico degli agnolotti piemontesi a base di manzo e maiale arrostiti o brasati, alle verdure con i formaggi.


L'importante è che i plin siano molto piccoli, la metà o 1/3 di un agnolotto normale, che la sfoglia sia lavorata a lungo e tirata molto sottile.

Per quanto riguarda i condimenti, a parte il classico sugo di brasato/arrosto, il modo migliore per apprezzarlo è certamente con dell’ottimo burro, della salvia e una buona spolverata di parmigiano.



Si racconta che durante l'ultima guerra arrivarono moltissimi sfollati in un paese della langa, che furono sfamati proprio con gli agnolotti del plin ripieni di carne e siccome non c'erano piatti a sufficenza per tutti venivano serviti senza condimento appoggiati sui tovaglioli di stoffa.

Ingredienti per gli agnolotti del Plin:

500 g di Farina 180 w
500 g di Semola di grano duro rimacinata
450 g Uova intere
50 g  Vino bianco
30 g di Olio Evo

Ripieno agli spinaci:
1 Kg di Spinaci Bio lessati
400 g di ricotta
sale e pepe q.b.

Ripieno alla mortadella:
400 g di mortadella tritata
200 g di ricotta
sale e pepe q.b.

Per la pasta all'uovo utilizzare un robot da cucina e impastare dapprima la farina con l'olio, il vino ed inserendo poi un pò alla volta le uova, così da permettere all'impasto di amalgamarsi al meglio.
Far impastare fino a quando si ottiene una pasta di una buona compattezza e morbidezza, se necessario aggiungere un cucchiaio di acqua.

Ottenere un impasto liscio, coprire con pellicola trasparente a lasciare riposare prima dell'uso almeno un'ora in frigorifero.

Sfogliare l'impasto con l'utilizzo di una sfogliatrice e stendere la pasta realizzando una sfoglia molto sottile.
Disporre su una striscia di sfoglia aiutandosi con un sac à poche un cordoncino di ripieno tenendosi distanziati di circa due cm dal bordo, poi coprire il composto premendo in modo delicato sulla sfoglia per saldare.

Eliminare con una rotella la pasta eccedente e procedere con il passaggio fondamentale del plin pizzicando in modo regolare e in successione in modo da formare i plin



procedere poi dividendo i plin aiutandosi con una rotella, procedendo sempre dalla stessa direzione.


Procedere fino ad esaurimento della sfoglia.


Avere cura di coprire l'impasto che è ancora da lavorare con una carta velina così da evitare che si secchi. Disporre i plin su vassoi cosparsi di farina.


I ravioli possono essere congelati per consumarli al momento del bisogno sia crudi che precedentemente scottati.
Se vengono congelati da crudi occorre disporli distanziati su dei vassoi e riporli in freezer fino a quando si saranno congelati e poi metterli nei sacchetti, altrimenti si attaccheranno e allo stesso modo per scongelarli andranno distanziati sui vassoi prima di portarli a cottura.
Se invece vengono sbollentati si potranno congelare e scongelare tutti insieme nei sacchetti freezer.

Per la cottura occorreranno 4/5 minuti in base allo spessore e alla dimensione dei plin, condire poi con ottimo burro Occelli o olio e abbondante parmigiano.




Questi agnolotti sono davvero deliziosi e la loro forma dona particolarità e caratterizzazione per un primo piatto davvero unico nel suo genere!

I plin rappresentano il ricordo di pranzi e cene di famiglia dove per tradizione questo piatto è sempre stato il "RE" ... protagonista indiscusso!

Il suo sapore così ricco, prezioso è lo stesso che ogni piemontese ricorda di aver sentito fin da piccolo, nella cucina della nonna in campagna, il giorno della gran festa di Natale quando tutta la famiglia si riuniva e per una volta non si pensava al lavoro, ma ai regali: spesso c'era fuori la neve e un che di favoloso nell'aria.

Non era concepibile un pranzo di Natale senza gli agnolotti.

Gli agnolotti erano lì allineati in bella presenza su una tovaglia bianca in attesa di essere 'buttati giù' nella pentola di acqua salata bollente (nelle case dei Signori e dei Nobili talvolta non era neanche acqua, ma buon brodo di manzo); davano l'idea di soldatini schierati, pronti per la battaglia, ubbidienti e belli di una bellezza che non si scorda..

..e riuscivano sempre a portare in tavola felicità e tanti pizzicotti di vera bontà!!!

Quando voglio rivivere il sapore autentico di questi momenti preparo i Plin ... ed ecco che la cena diventa ogni volta unica e speciale!

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Commenti

  1. Grazie per questo post dettagliatissimo e complimenti per la ricetta!

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  2. ma che belli, salvo subito e li provo ^-^

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