Sushi di "Agretti" o "Barba di Frate"

Una verdura molto speciale e curiosa ha messo in moto la mia creatività... regalandomi un'idea fresca e ideale per aperitivi e appetizer da gustare nella bella stagione.

 

Gli agretti, detti anche "barba di frate, "barba del Negus" (Negus è un titolo nobiliare etiope corrispondente a quello di re)   "roscano", "senape dei monaci", "lischi", sono le piantine giovani della "Salsola soda" ortaggi primaverili ricchi di sali minerali e proprietà depurative e sono utilizzati in cucina da marzo a fine maggio.



Gli agretti sono rinfrescanti e leggermente tonici e per sfruttare al meglio le loro caratteristiche nutrizionali l’ideale sarebbe consumarli ogni giorno per un mese, ben lavati e scottati al vapore.


Ingredienti:


300 g di agretti BIO
4/5 fette di mortadella con il pistacchio
Fioroni di capra Mauri q.b.
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.

Pulire gli agretti eliminando le radici e la terra e metterli a bagno in acqua fredda e risciacquando un paio di volte.


Scolare e farli lessare in acqua bollente salata per circa 5 minuti; gli agretti devono rimanere croccanti.
Scolare e mettere gli agretti in acqua con ghiaccio così da fermare la cottura e far risaltare il loro verde brillante. Asciugarli e procedere alla preparazione del rotolo sushi.

Inumidire leggermente il piano di lavoro e far aderire un foglio di carta velina che servirà per formare il rotolo.


Sistemare gli agretti formando un rettangolo sovrapponendoli leggermente e procedere disponendo le fette di mortadella


infine spalmare il formaggio cremoso Fioroni di Capra Mauri


Arrotolare aiutandosi con la carta velina fino a formare un rotolo compatto, stringere le estremità della carta e lasciare in frigorifero un paio d'ore.


Trascorso il tempo di riposo procedere togliendo delicatamente la carta velina e con un coltello affettare ottenendo delle fette di circa 2 cm.


Disporre su un vassoio di forma squadrata e servire con un filo di olio evo e un pizzico di pepe.



Interessanti curiosità sugli agretti:
Con le ceneri di "Salsola soda", ricche di carbonato di sodio e di potassio, si produceva artigianalmente il vetro, queste piante venivano coltivate in piena Laguna, a Venezia, per dare la materia prima alle vetrerie della città, molto famose.

Il nome "agretto" deriva proprio dal sapore leggermente acre. Gli altri nomi variano a seconda delle regioni. Spesso associati al termine "barba" proprio per la loro forma filiforme e lunga che ricorda la barba dei frati.


Questa ricetta rivisita in modo nuovo l'idea del sushi dove troviamo al posto delle alghe nori gli agretti che donano freschezza e colore, il riso viene sostituito dalla mortadella e nella parte centrale anzichè il salmone e le verdure troviamo un cuore morbido al formaggio!


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